giovedì 28 luglio 2011

ZebrIntervista con...Gaia Naldini

L'atleta intervistata oggi è Gaia Naldini, da quel di Fiesole, nuotatrice di fondo e assicuratrice.

Z: Buon pomeriggio gaia, come stai? Non potendo catalogarti come atleta agonista o master, in quale ti piazzo?
G: ciao mirko, agonista va bene, è ciò che sono adesso, in futuro si vedrà!

Z:  Disputi ancora gare in acque libere. Come sono andate fino ad ora le gare a cui hai partecipato?
G: Fino ad ora bene, per la mia non più tenera età non mi posso lamentare!

Z: Da fondista, come giudichi le gare degli atleti azzurri di fondo a shanghai?
G: Leggermente al di sotto della media a cui ci avevano abituato in occasione delle scorse manifestazioni internazionali ma il gruppo rispetto a quando c'ero io (oddio mi sento così anziana a dire "ai mi' tempi" ma è vero!) è diventato molto più forte, una grande Nazionale italiana di fondo. In più bisogna considerare le condizioni climatiche avverse per il caldo eccessivo soprattutto dell'acqua in cui i ragazzi si sono trovati a gareggiare.

Z: Ci vorresti raccontare qual è stato il tuo percorso agonistico fino ad ora?
G: Mamma mia che domanda, ci metto tutta la sera a rispondere! Diciamo in breve che sono stata una mezzofondista mediocre in piscina fino a che nel 1994 non ho scoperto le acque libere, disciplina nella quale (tra mezzofondo, fondo e, negli anni, gran fondo) ho vinto diversi titoli italiani e ho fatto diverse Nazionali con discreti piazzamenti a livello internazionale. Dopo la laurea ho interrotto per qualche anno l'attività agonistica che ho ripreso tre anni fa'... ovviamente da "vecchietta"!

Z: Giornalmente quanti chilometri percorri in allenamento? E per farmi ovviamente gli affari tuoi, come sono i carichi di lavoro?
G: Mah diciamo mediamente, salvo impegni di lavoro, 9 km. I carichi di lavoro sono molto "fantasiosi" e dipendono anche dai miei compagni di allenamento, dal momento che ormai nuoto per puro diletto.

Z: Quali, secondo te, potrebbero essere rappresentanti dei due circuiti agonistico e master, sulla base dei risultati ma anche, chessò, per essere personaggi dentro e fuori la vasca?
G: Non conosco tutti purtroppo perciò, solo sulla base delle mie conoscenze, dico Andrea Volpini, un vero "gigante del mare", che fa e vince gare lunghissime come la Capri - Napoli, per gli agonisti e "nonno superfast" Luca Di Iacovo, che dà spesso del filo da torcere ai giovani agonisti, tra i master.

Z: Passiamo alla gaia naldini di tutti i giorni. Dicendoci intanto in cosa ti sei laureata?
G: In legge, quando ancora c'era il vecchio ordinamento e la laurea era una sola e... lunga! (sempre per la serie "ai mi' tempi"!)

Z: avevi tirato in ballo la parola "lavoro". Di cosa ti occupi?
G: Di assicurazioni. Dopo un breve periodo di praticantato, non sono diventata avvocato (avendo sostenuto solo lo scritto dell'esame di Stato ma non l'orale), ho trovato casualmente il mio attuale lavoro di assicuratrice che mi piace molto anche per il rapporto con le persone. Dopo vari passaggi adesso lavoro per Groupama. Anzi se qualcuno avesse bisogno di una consulenza.... eheheh.
Ovviamente il fatto di essere libera professionista mi lascia la gestione del mio tempo, il che mi consente di allenarmi.

Z: Nei ritagli di tempo libero, cosa ti piace fare?
G: Ora pretendere di avere del tempo libero oltre a quello (e non è poco) in cui nuoto sarebbe troppo... Comunque nel poco tempo che mi resta mi piace leggere e andare al cinema (amo la fantasy e la fantascienza) e, essendo allenatrice, preparo tabelle di allenamento per atleti master.

Z: Vi è un posto che non hai potuto ancora visitare e nella quale vorresti andare? E perchè?
G: Come potrai immaginare adoro il mare e ho girato abbastanza per gare, Australia compresa. Ma c'è un posto dove non sono stata e vorrei tanto andare perchè, almeno stando alle immagini, è un mare da favola: le Maldive!

Z: Con il desiderio di Maldive si conclude l'intervista, non prima di lasciarti infinito spazio per salutare o lasciare messaggi a chi vuoi tu.
G: Approfitto per salutare e ringraziare i miei giovani compagni di allenamento: in particolare Gabriele Landini e Niccolò Beni, con i quali mi sono allenata tutto l'anno: se alla mia età riesco ancora a nuotare a livelli discreti è grazie a loro!

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