venerdì 30 settembre 2011

ZebrIntervista con....Emanuele Bermani

Protagonista dell'intervista di oggi è l'atleta di nuovo salvamento tesserato per le Rane Rosse Aqvasport Emanuele Bermani

Z: Ciao emanuele, come stai?
Si può proprio dire: un Europeo in quel di Alicante concluso alla grande da te e dalla tua società Rane Rosse Aquasport
E: Impensabile davvero! E' come aver segnato il gol vittoria all'ultimo secondo della finale di Champions League! E' stata una vittoria di squadra arrivata grazie anche a prestazioni individuali davvero incredibili, da parte di tutti i ragazzi e ragazze! Poi sono arrivate le mie prime due medaglie individuali internazionali, quindi meglio di così non sarebbe potuta andare!

Z: Quali gare hai disputato e quali analisi puoi fare riguardo le gare a cui hai partecipato?
E: In piscina ho gareggiato in 3 gare individuale e una staffetta. Nella prima giornata di gare avevo le mie gare preferite ovvero i 50m Trasporto Manichino, e la Staffetta 4x25 Trasporto Manichino. Per i non addetti ai lavori nella prima si nuotano 25 metri a Stile Libero, ci si immerge per recuperare un manichino di 43 Kg sul fondo della piscina e lo si trasporta fino alla fine della vasca mantenendo il suo viso fuori dalla superficie dell'acqua; la seconda gara è una staffetta dove i quattro nuotatori trasportano per 25 metri ciascuno il manichino, nella stessa modalità della gara individuale. Nei 50 sono riuscito ad arrivare 2° ed ottenendo così la mia prima medaglia individuale a livello internazionale, dopo Giovanni Legnani che ha vinto l'Oro e prima di Matteo Montesi che ha vinto il Bronzo, miei compagni di squadra, nonché grandi amici. Nel pomeriggio è arrivato anche l'Oro con la Staffetta Manichino vinta insieme agli altri tre miei compagni Alessandro Fontana, Matteo Montesi e Giovanni Legnani, sfiorando il tempo del Record Italiano che già ci appartiene.
Il giorno dopo ho vinto l'Argento nei 100m Percorso Misto, che consiste in un 50 a Stile Libero con virata e apnea prolungata per 17,5 metri dove si incontra il manichino sul fondo e lo si trasporta fino alla fine del 100. In mare ci siamo difesi nonostante la superiorità delle altre squadre europee: sono arrivato 11° nel Nuoto nel Frangente, una prova di 400 metri di puro nuoto in mare e 9° con la Staffetta OceanMan, dove i membri della squadra gareggiano uno in canoa, uno con la tavola, uno a nuoto e l'ultimo di corsa. Questa staffetta è stata l'ultima gara del programma e quella in cui abbiamo conquistato abbastanza punti per vincere la classifica generale!

Z: Per quanto riguarda gli allenamenti, come si suddividono tra piscina e palestra?
E: Per quanto riguarda la maggior parte della stagione noi ci alleniamo tutti giorni nel centro sportivo Aqvasport di Giussano. Facciamo allenamenti in acqua per 2 ore al giorno uniti ad un'ora e mezza di palestra per tre volte alla settimana. In aggiunta, con l'arrivo della bella stagione, alleniamo anche le gare oceaniche andando in tavola o in canoa e facendo anche allenamenti specifici sulla corsa. Insomma come avrai potuto capire questo è uno sport davvero completo, che anche se in italia non ha molta visibilità, all'estero è molto seguito ed apprezzato, ed in alcune nazioni come Australia, Nuova Zelanda, Germania e Sud Africa è uno degli sport più seguiti.

Z: Quali attitudini fisiche e mentali bisogna avere per poter gareggiare nella disciplina "salvamento"?
E: Beh innanzitutto la base è quella del nuoto. Bisogna essere un nuotatore di buon livello, ma la differenza fondamentale rispetto alle gare di nuoto è che nel salvamento si gareggia con dei "sovraccarichi" come il manichino da trasportare o da trainare con pinne e torpedo, quindi la componente della forza è molto più predominante rispetto al nuoto puro. Bisogna avere anche importanti doti di apnea e di gambata a delfino con e senza pinne. Inoltre per le gare oceaniche è findamentale avere un ottimo equilibrio per le prove in mare e una buona corsa per le gare sulla spiaggia.
Per quanto riguarda le attitudini mentali è importante avere un grande spirito di squadra e di sacrificio per la squadra. In più quello che ho notato passando dal nuoto al salvamento è la diversa mentalità degli atleti, sia in Italia, ma soprattutto all'estero, in cui questa disciplina viene affrontata con tantissima sportività da parte delle squadre, e l'ambiente in gara e in allenamento è molto più rilassato e amichevole.

Z: Mi avevi un giorno raccontato un giorno della tua "evoluzione" sportiva, col passaggio dal nuoto in vasca al salvamento. Vuoi raccontarlo anche ai lettori di zebrinterviste?
E: Ho sempre nuotato da quando avevo 6 anni fino ad ora. Quattro anni fa il mio allenatore di allora nel Vigevano Nuoto, Patrick Cervizzi, mi propose di entrare in una squadra che stava nascendo e che avrebbe sostituito la DDS, cioè le Rane Rosse Aqvasport. In quella squadra, pur nuotando tutti sotto lo stesso nome, c'erano sia nuotatori puri sia specialisti del nuoto per salvamento. Conoscendo man mano questa attività, nel primo anno continuai ad allenarmi per il nuoto classico, facendo però qualche gara nel salvamento, soprattutto i 200 Ostacoli, che sono la gara più simile al nuoto, e qualche staffetta. Col passare del tempo questo sport mi affascinò sempre di più e rimasi colpito soprattutto dalla grande unione che c'era e c'è tutt'ora in questo straordinario gruppo. Così l'anno dopo feci sempre meno allenamenti e gare di nuoto per specializzarmi sempre di più nel salvamento, fino ad arrivare agli ultimi due anni dove praticamente ho allenato e gareggiato solamente nel salvamento. Certo i risultati non sono immediati; anche nuotatori di alto livello inizialmente i primi anni trovano parecchie difficoltà ad adattarsi, ma è anche giusto che sia così perchè a me piace considerare il salvamento uno sport diverso, come possono essere tra loro pallavolo e pallacanestro, e non una specialità del nuoto.

Z: Potendoti audogiudicarti, come ti definiresti sia in acqua sia nella vita di tutti i giorni?
E: Per quanto riguarda il mondo della piscina mi sento un ragazzo impulsivo ma anche molto determinato in quello che faccio, anche se i fattori più importanti che ci devono essere sono la passione e il divertimento, sia negli allenamenti che nelle gare, e devo dire che in questo in squadra ci aiutiamo parecchio.
Il bello di questo sport è che alla fine rispecchia il carattere che ognuno ha nella vita di tutti i giorni, quindi anche quotidianamente sono molto determinato in quello che faccio, e cerco sempre di accompagnare il tutto con una bella dose di divertimento, che per me è fondamentale per fare al meglio qualsiasi cosa!

Z: Senti un po'...e' vero che sul tuo ipod non possono mancare pupo e toto cotugno?
E: Ahaha per questo ti farei parlare direttamente con i miei compagni di squadra, ti sapranno di certo dire come riempio il mio iPod. Apparte gli scherzi, anche la musica è una parte fondamentale della mia giornata. Passando parecchio tempo in macchina per spostarmi tra casa e piscina ne ascolto veramente parecchia. Mi piace tutta la musica in generale anche se mi carico parecchio con quella commerciale e con la dance dei primi anni 2000 delle prime uscite in discoteca. Sono anche abituato a farmi una playlist con tutte le canzoni da ascoltare prima delle gare e durante i viaggi in pullman tra albergo e piscina durante le trasferte!

Z: Domanda di interesse generale: a quando la data della laurea?
E: Eh beh è stata dura ma ce l'abbiamo quasi fatta! Il 2 Dicembre finalmente discuterò la Tesi di Laurea in Ingegneria Informatica. E' stato impegnativo conciliare allenamenti e studio ma con una buona organizzazione e tanto tanto impegno ce la si può fare. Tutto questo è anche un appello che vorrei fare ai ragazzi che tralasciano gli studi per concentrarsi solo sullo sport; tutto ciò è assolutamente sbagliato perché a questa età la priorità è da dare assolutamente allo studio e in secondo luogo allo sport, anche perché come detto prima si riesce a fare benissimo entrambe le cose con un po' di organizzazione e impegno.

Z: Piatto e bevanda preferita?
E: Per il piatto preferito vado su un piatto unico tipico della nostra zona: il risotto con zafferano e salsiccia accompagnato da una bella cotoletta alla milanese.
Per la bevanda invece ho apprezzato molto la sangria spagnola che abbiamo potuto apprezzare dopo le gare ad Alicante, molto diversa da quella che ho potuto bere in Italia!

Z: ti ringrazio per la disponibilità che mi hai dato questa sera e lascio, come a tutti gli intervistati, di concludere l'intervista scrivendo quel che ti pare
E: Grazie a te Zebro per la disponibilità e la simpatia! Un saluto a tutti i lettori del tuo blog e a tutti gli appassionati di nuoto e sport acquatici! A presto!

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