martedì 3 gennaio 2012

ZebrIntervista con....Roberta Panara

Per la zebrintervista odierna si torna in lombardia per una bella chiaccherata con l'ex ranista delle DDS e della nazionale azzurra, plurimedagliara e attualmente pluriincasinata, Roberta Panara.

Z: ciao roberta, come stai?
è dalla seconda metà del 2009 che non ti si vede più alle gare, dopo il tuo ritiro.
una domanda sovviene prepotente: che hai combinato in tutto questo tempo?
R: Ciao Zebrone!!che onore direi essere intervistata da te!!!comunque..io in questi anni ho cambiato totalmente la mia vita: convivo da mesi in una casetta tutta mia; ho ripreso a studiare, Scienze della Formazione, ed ormai sono all'ultimo anno; lavoricchio in piscina, perchè resta sempre la mia seconda casa ed infine lavoricchio gratis in asilo nido.. insomma proprio un'altra vita!

Z: direi proprio di sì. un cambiamento radicale. questo "cambiamento" a cosa è stato dovuto? come mai c'hai abbandonati, senza vederti ancora all'opera, dato che non eri così vecchia da appendere il costume al chiodo e non lo sei tutt'ora?
R: Un giorno mi son messa a tirar un po' le somme sulla mia vita. bello il mondo del nuoto, la bolla in cui siamo immersi è unica e indescrivibile ma tanto diversa dalla vita "vera", e considerando che il mio sogno, oltre all'Olimpiade, è sempre stato aprire un asilo nido improntato sullo sport, il movimento del bambino attraverso cui esprime tutto sè stesso, ho deciso che era ora di far qualcosa per realizzare quell'altro sogno. Tanto a nuoto non mi divertivo più come una volta, non provavo più la vera emozione della gara ma solo la paura di fallire, di non riuscire a dimostrare quel che valevo.. e allora ho capito che così non sarei andata tanto lontano. La voglia di cambiar vita era più forte di qualsiasi altra soddisfazione natatoria, che comunque, qualora fosse arrivata, non mi avrebbe portato da nessuna altra parte. Son sicura che avrei potuto dare ancora qualcosa, ma l'università, il lavoro non stan lì ad aspettare me!!Tutto qua!!

Z: cosa ti manca del mondo "agonistico" del nuoto?
R: Bè, del nuoto agonistico mi manca quel senso di liberazione e soddisfazione che si prova dopo una grande gara, dopo l'aver provato quel dolore che ti blocca i muscoli, ma a cui sei riuscita e resistere, concludendo la gara come l'avevi sognata più e più volte. E' una sensazione fisica e mentale che raramente si prova nel "mondo reale". Mi manca anche l'essere sempre in viaggio: ogni weekend un luogo diverso, aria diversa, paesaggi diversi, anche se alla lunga tutto ciò stanca. Ed infine le persone, non tutte ovviamente, ma quelle che son riuscite a renderti determinati momenti unici e che al loro solo pensiero ti scoppia ancora da ridere o provi ancora la stessa emozione di quel passato istante. D'altronde il nuoto è stata la mia vita per 25 anni.

Z: sei passata dall'apprendere all'insegnare. quanto aver appreso nel tempo sia come studentessa che come atleta ti sta servendo per poter "insegnare"?
R: Mmh, domanda difficile soprattutto perchè credo che nella vita non si smetta mai di apprendere, benchè meno quando si insegna, anzi forse è lì il momento in cui si apprende di più perchè si ha la possibilità di mettere in atto la propria esperienza e di verificare se le conclusioni a cui si era arrivati da essa eran giuste o si deve rimetter tutto in discussione. Comunque l'esser stata un'atleta decisamente mi sta servendo molto più dell'esser studentessa, dell'imparare teorie, perchè il nuoto ha formato in me una parte di carattere che non hanno le persone che non hanno mai fatto un'attività agonistica, ha lasciato in me determinate capacità che non vengono insegnate nell' università della vita reale, ma che il nuoto, lo sport, ti fa scoprire con gli anni. Insegno, è vero, ma in realtà quel che faccio davvero è trasmettere quella passione che ho vissuto per anni, che mi ha formato in bene o in male, e che ancora un pò fa parte di me.

Z: come direbbe l'ingegner Cane..."mille" gare, "mille" viaggi, "mille trasferte...
quale trasferta (anche più di una se vuoi) t'è rimasta più nel cuore?
è vero che eri una gran casinista?

R: Allora, ero una casinista da piccola, nelle nazionali juniores perchè ero supportata da gente più casinista di me, esempio Alessia Regli, Ambra Migliori... Infatti quelle trasferte mi son rimaste particolarmente nel cuore. Mi ricordo che nel collegiale a Cuneo, prima degli Europei di Dunquerke, abbiamo invaso la piazza principale della città, pallone in mano e via..paritata nel bel mezzo della piazza!!Ovviamente dopo cazziatone..ma c'eravam troppo divertiti!!Poi comunque ogni trasferta, anche la più piccola fatta, mi è rimasta nel cuore..se proprio devo dirne una in particolare..bè..l'Olimpiade..ha un gusto che tutte le altre messe insieme non avranno mai!!

Z: Se te potessi essere promotrice di questo sport, per quali motivi consiglieresti a grandi e piccini di praticarlo?
R: Non sono un medico, per cui non risponderò, come tutti ben sanno, che il nuoto fa bene alla salute, al fisico etc..etc.. Consiglierei questo sport a grandi e soprattutto a piccini perchè aiuta a crescere conoscendo meglio sè stessi, i propri limiti, le proprie paure, il prorpio carattere, e ti mette di fronte ad esso, te lo fa affrontare ogni giorno; il nuoto ti insegna a combattere, a non mollare;ti insenga a rimettere tutto in gioco; ti insegna a darti obiettivi e a faticare per raggiungerli, senza arrenderti mai davanti alle cadute, alle botte, e nello sport se ne prendono tante; ti insegna cos'è un gruppo e la forza che può avere; ti insenga che non si è mai da soli; ti insegna a contare su te stesso, sulle tue capacità, sulla tua testa; ti fa conoscere persone estremamente diverse accumunate dalla stessa passione; ti apre lo sguardo ... e ti fa fare tutto ciò divertendoti, e senza neanche accorgertene ti ritrovi con un bagaglio di esperienze che pochi nella vita hanno. Ma questo è ciò che fa lo sport in generale.. lo sport vero, quello in cui ancora il vero rivale sei te stesso, quello in cui i soldi contano, perchè con essi ci vivi,  ma non quanto la soddisfazione di aver raggiunto, attraverso un duro lavoro fisico e mentale, il tuo obiettivo.


Z: parlaci un pò di te: come sei caratterialmente, quali sono i tuoi hobby, le tue passioni....
R:  dovrebbero rispondere gli altri e non io..comunque..partiamo dal fatto che mio zio mi ha sempre chiamata "rompin" , per cui direi che sono...una rompi scatole!!!!bè, sono una persona molto testarda e se mi metto in testa una cosa rompo, insisto, persevero finchè non l'ho ottenuta o fatta o detta! per il resto..non saprei davvero descrivermi..per cui ti dirò ciò che amo fare nella vita: viaggiare, visitare posti che hanno in sè una storia profonda e soprattutto adoro degustare i tipici piatti dei loro abitanti!!!mi piace scrivere..pensieri, giornate, banalità perchè in questo modo mi sembra di incidere per sempre determinati attimi; adoro la natura..sembrerà una cavolata ma passerei ore ad osservare il lento mutare di un bosco o di un prato di montagna in assoluto silenzio e pace!!è in me sempre la passione per lo sport, per cui, anche se ho smesso, continuo a tenermi in forma con la corsa, pilates, snowboard e nuoto ormai libero!sperimento spesso in cucina nuovi piatti ma il brutto è che, essendo una pasticciona, ci metto 2 ore a rimettere a lucido la cucina!!!! leggo..purtroppo ora solo libri universitari, ma la possibilità che ti da un libro,di perdersi dentro una storia parallela, la trovo insostituibile!! altro?sì, ma direi che questo basta o rischio di annoiarti!!

Z: nelle ultime interviste con tue oramai ex colleghe si è parlato molto di cucina.
cosa ti piace cucinare?
e riguardo l'argomento libri-storia...quale periodo storico ti affascina di più?

R: Mi piace molto cucinare il pesce e le torte dolci e salate..comunque il bello in cucina è sperimentare tutto!!libera fantasia!!
Per quanto riguarda il periodo storico che più mi ha affascinato è il '700 per il suo mille cambiamenti soprattutto nell'ambito dell'educazione
a cui è susseguito un bel '800!

Z: rimanendo in tema culinario...quanto hai mangiato durante queste vacanze?
dove hai passato le festività (o dove le stai passando qualora fossi ancora in vacanza) ?

e cosa ti aspetti da questo 2012?
R: Ho mangiato veramente tanto in queste vacanze: casoncelli bresciani fatti in casa, pesciolini vari, arrosti, panettoni e pandori, crema mascarpone a cucchiaiate..etc..un bel mangiare insomma! Le feste le ho passate tra Brescia, dove abita il mio ragazzo, e Milano. Un po' una stancata ma bello. Ora son a casa per preparare gli esami!!uff!! Bè, da questo 2012 mi aspetto solo tanta serenità ed meno di pensieri.. finire l'università..trovar lavoro..ma tutto con molta tranquillità! perchè l'importante è essere felici di quel che si ha nel momento in cui lo si ha!!!

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